Per risollevarsi dalla stretta imposta dall’emergenza Coronavirus, il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli propone l’Ecobonus al 100% e il ritorno della formula dello sconto in fattura. In sintesi, la... continua a leggere »
L’amministratore del condominio è tenuto a comunicare ai creditori non soddisfatti, su semplice loro richiesta, i nominativi dei condomini morosi. Questo è quanto prevede l’art, 63, 1° comma, disp. att. c.c., affinché si possa tentare di recuperare il credito prima di potere agire nei confronti degli obbligati in regola con [...] continua a leggere »
La normativa vigente prevede che, nel caso di morosità protratta per oltre un semestre, l’amministratore possa sospendere l’erogazione di alcuni servizi. Il semestre decorre dall’approvazione del consuntivo cui la morosità si riferisce. Considerata l’incidenza che l’uso del potere di sospensione dal servizio può avere nella vita dei condomini anche se [...] continua a leggere »
La riforma del condominio ha posto in capo all’amministratore molti nuovi compiti, tanto da cominciare a parlare di “riforma dell’amministratore”. Sembra quasi che sia ormai caduto nel retro dei pensieri il ruolo di colui che invece è il primo ad essere interessato dalla riforma e per il quale il legislatore ha [...] continua a leggere »
Presentato a Roma da Confedilizia e Gesticond, in conferenza stampa, il nuovo strumento per dare trasparenza ai rapporti tra condòmini e amministratori. Lo “Schema tipo” è uno strumento che aiuta tutti gli interessati, semplificando e alleggerendo lo specifico compito secondo i nuovi criteri stabiliti dalla legge di riforma del condominio, in [...] continua a leggere »
Dopo l’entrata in vigore della legge di riforma del condominio, riepiloghiamo i requisiti necessari che deve possedere l’amministratore. 1) Può svolgere attività di amministratore professionale o, comunque, non del proprio condominio: a) colui che abbia il godimento dei diritti civili; b) colui che non sia stato condannato per delitti contro la pubblica [...] continua a leggere »
La definizione che il nuovo art. 1117 c.c. fornisce delle “parti comuni” è più articolata ed ampia e, al contempo, chiarisce la volontà del legislatore di considerare comuni tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune, salvo poi elencarne alcune, ma anche in questo caso, solo a titolo esemplificativo e non esaustivo. Il testo [...] continua a leggere »
La disciplina introdotta dalla Legge 220/2012 non ha rivoluzionato l’assetto normativo che regola il condominio, ma le modifiche apportate, talvolta più di forma che di sostanza, hanno il pregio di rendere le norme più attuali e aderenti alla realtà. Lo stesso concetto di condominialità trova una nuova declinazione nel novellato art. 1117 c.c. e [...] continua a leggere »
Tra gli obblighi dell’amministratore, secondo quanto prevede la riforma del condominio, vi è anche la comunicazione ai creditori del nominativo dei morosi. La ratio di tale obbligo consiste nel mettere i creditori in grado di poter soddisfare il proprio credito richiedendolo a chi è realmente inadempiente. Ci aveva già pensato [...] continua a leggere »
L’assoluta novità della riforma consiste però nell’aver precisato che la proprietà comune dei beni elencati sussiste anche tra i proprietari “aventi diritto a godimento periodico” dell’unità immobiliare sita nell’edificio. La riforma del condominio aumenta l’elenco delle parti comuni dell’edificio di cui all’art. 1117 c.c., fornendone una definizione più articolata ed esprimendo nel contempo, [...] continua a leggere »